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scuole:galileogalilei_napoli:gruppo2

Il Pendolo

Descrizione

Il pendolo è un sistema fisico vincolato costituito da un supporto rigido a forma di T e da una massa appesa ad un’asta o ad un filo di massa trascurabile, da un filo inestensibile e da una massa puntiforme fissata alla sua estremità e soggetta all'attrazione gravitazionale.

Pendolo Semplice

Il moto della massa in questo tipo di struttura è di natura armonica, come in quello dell'oscillazione di una massa fissata ad una molla. Quando la massa viene messa in moto, essa oscilla attorno al suo punto di equilibrio ovvero il punto in cui la posizione dell’asta o del filo è perfettamente verticale e di conseguenza la massa è all’altezza minima. Questo sistema apparentemente banale è stato reso celebre dall'impegno di Galileo Galilei che ne ha correttamente descritto la proprietà principale, ovvero l'isocronismo.

Pendolo Bifilare

Il pendolo bifilare è costituito da una sferrata metallica sospesa mediante due fili. A differenza del pendolo semplice, nel quale il vincolo espresso dal filo inestensibile stabilisce solo la distanza della massa m dal centro di rotazione e dunque a priori non fornisce alcuna informazione sul piano di rotazione, nel caso del pendolo bifilare troviamo anche un vincolo sul piano di rotazione.

Questo strumento presenta tuttavia delle difficoltà sulla misura della distanza tra il centro di massa della sfera (coincidente con il suo centro geometrico) e la retta individuata dai due punti di sospensione del filo. Tale misura può portare a un errore sistematico che si riversa nella stima dell'accelerazione di gravità, g.

Motore Termico

Descrizione

Il motore a combustione interna, detto anche motore a scoppio, è una macchina motrice che attraverso un ciclo termodinamico converte l'energia termica posseduta da un flusso aeriforme aria-combustibile in lavoro meccanico reso disponibile all'albero motore ed usato per il movimento. La conversione avviene nella camera di combustione, dove successivamente alla combustione i gas generano alta pressione e si espandono spingendo verso il basso il pistone. Questi a sua volta fanno ruotare l'albero motore e trasmette lavoro all'albero di trasmissione.

Tipologie di motore

Motore a quattro tempi: è il più conosciuto motore termico del mondo, comunemente usato nelle automobili. Il ciclo termodinamico del motore a quattro tempi si sviluppa completamente in due rotazioni dell'albero motore. Nei motori ad accensione comandata le valvole di aspirazione si aprono per consentire l'ingresso del carburante. Il pistone scende dal punto superiore al punto inferiore: durante questo tragitto la biella compie 1 corsa e la manovella ruota di 180°. Scendendo, le due creano una forte depressione nella camera di combustione, grazie alla quale, insieme all'inserimento di carburante da parte di un iniettore, la camera si riempie di carburante. Le valvole di aspirazione si chiudono e il pistone risale comprimendo la carica all'interno della camera di combustione. Il pistone salendo comprime l'aria all'interno del cilindro: una volta arrivato alla fine della sua corsa, la candela accende la miscela producendo l'espansione della miscela che ormai detonata spinge verso il basso il pistone. Si apre poi la valvola di scarico che fa si che i gas residui vengano poi espulsi dal veicolo. Una volta fatto questo il pistone risale e il ciclo ricomincia.

Motore a due tempi: Questo motore si differenzia dal più diffuso motore a quattro tempi principalmente per la differente alternanza delle fasi attive (fasi utili o di potenza), in relazione ai giri dell'albero motore: se nel motore a quattro tempi si ha una fase attiva o di espansione, per ogni due giri dell'albero motore, nel due tempi se ne ha una per ogni giro completo dell'albero. Il pistone, in salita verso l'alto, crea una depressione nel carter pompa (la porzione di carter motore composta dalla camera di manovella e dalla parte inferiore del cilindro (sede canna), le cui cavità comunicanti vengono riempite e svuotate di carburante), e contemporaneamente apre la luce di aspirazione. Durante la discesa del pistone verso il basso avviene la compressione della miscela nel carter pompa. Nel momento in cui si aprono le luci di travaso, esaurita l'eventuale sovrappressione residua della fase di scarico, la miscela fresca aria-benzina entra nel cilindro. Il pistone, risalendo, occlude dapprima le luci di travaso, poi quelle di scarico. La miscela a questo punto è compressa, avviene poi l'accensione avviata da una candela, dopo l'espansione causata dall'esposizione, il pistone riscende scoprendo la luce di scarico. L'espulsione dei gas combusti avviene per semplice differenza di pressione.

Motore Diesel: Il funzionamento del motore Diesel è molto simile a quello quattro tempi tranne per l'accensione infatti il concetto di base del funzionamento del motore Diesel è che quando un gas viene compresso, si riscalda. In questo motore viene utilizzata tale proprietà comprimendo all'interno del cilindro la sola aria a valori elevati, tali per cui il combustibile iniettato, si accende spontaneamente, in quanto l'aria presente nel cilindro durante la fase della compressione ha una temperatura superiore alla sua temperatura di accensione.

Sitografia

Link Descrizione
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Motore_termico Definizione Motore Termico
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Motore_a_due_tempi Definizione Motore a due tempi
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Motore_Diesel Definizione Motore Diesel
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Carter_(meccanica)#Carter_pompa Definizione Carter Pompa

Tubo Catodico di Crookes con croce di Malta

Descrizione

Il tubo è formato da un'ampolla piriforme orizzontale inserita tramite un tubetto verticale in una base di legno tornito zavorrata con un anello di piombo. L'ampolla ha due elettrodi: uno (a disco) è inserito sul vertice, l'altro è inserito trasversalmente nel tubo e sostiene una leggera croce di Malta ribaltabile formata da una lamina di alluminio. Essa viene collegata al polo positivo di una bobina di induzione mentre l'elettrodo a disco è riunito a quello negativo. Il fascio di raggi catodici che partono dal disco viene parzialmente intercettato dalla croce e arrivando sulla parete frontale del tubo genera una fluorescenza verdognola sulla quale si profila l'ombra oscura della croce. Ciò mostra come i raggi catodici si propaghino in linea retta. Se poi la croce viene ribaltata i raggi catodici colpiscono uniformemente la parete del tubo. Dove prima si stagliava l'ombra della croce la fluorescenza del vetro è per qualche istante particolarmente vivida e fa apparire una croce più luminosa, mentre il resto della parete appare meno illuminato.

Sitografia

Link Descrizione
https://www.fstfirenze.it/tubo-di-crookes-con-croce-di-malta/ Definizione Tubo Catodico di Crookes con croce

Lenti

Descrizione

Una lente è un elemento ottico, realizzata in vetro o materiali plastici, che ha la proprietà di concentrare o di far divergere i raggi di luce. Grazie a questa proprietà è possibile formare immagini, reali o “virtuali”, di oggetti. A secondo la curvatura delle due superfici (diottri) classifichiamo le lenti come:

- biconvessa o semplicemente convessa se entrambe sono convesse,

- biconcava o concava se entrambe sono concave,

- piano-convessa se una è piatta e l'altra convessa,

- piano-concava se una è piatta l'altra è concava,

- concavo-convessa se sono una concava e una convessa.

Se la lente è biconvessa o piano-convessa un fascio di raggi paralleli all'asse che attraversa la lente viene “focalizzato” (cioè viene fatto convergere) su un punto dell'asse a una certa distanza oltre la lente, nota come distanza focale. Se la lente è biconcava o piano-concava, il fascio diverge. Nella lente concavo-convessa, la convergenza o divergenza è determinata dalla differenza di curvatura delle due superfici. Se i raggi sono uguali il fascio luminoso idealmente non converge né diverge.

Sitografia

Link Descrizione
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Lente Definizione Lenti

Il contenuto di questa pagina è stato sviluppato da studenti che partecipano a LAB2GO, e viene pubblicato sotto la responsabilità delle persone (docenti, tutor) che hanno accompagnato gli/le studenti nel percorso.

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