Descrizione:

• Prima tappa: calcari del Lias Cretacico

Nella prima tappa abbiamo osservato la parete rocciosa di calcare risalente al Lias Cretacico nel Piazzale Vittorio Veneto, calcari che probabilmente si sarebbero generati in ambiente marino. La scarpata di roccia, che inizialmente ricopriva anche il territorio di quello che oggi appare come un piazzale, è stato modificato dall’uomo attraverso la limatura della roccia con lo scopo di creare una parete verticale. Nella parete si può osservare inoltre una grotta naturale che permette di capire immediatamente, anche ad occhio nudo, che la roccia è calcarea. In questa tappa abbiamo imparato ad utilizzare la carta geologica per orientarci e individuare la nostra posizione: competenze che ci sono state utili durante tutto il percorso.

• Seconda tappa: osservazioni sulla topografia in località Civerta

Nella seconda tappa abbiamo osservato come l’uomo abbia influito molto sulla struttura naturale di una parete rocciosa calcarea, attraverso la costruzione di un muro sovrastante. Inoltre attraverso il geolocalizzatore e la carta topografica abbiamo potuto capire a quale altezza ci trovassimo in quel momento.

• Terza tappa: le mura megalitiche

In quest’ultima tappa ci troviamo di fronte a delle mura difensive costruite dall’uomo. La particolarità di queste mura è che sono formate da due strati distinti: nel primo strato sono state utilizzate delle rocce di dimensioni molto estese scelte in loco, nel secondo strato, invece, ci sono rocce di dimensioni minori rispetto a quelle sottostanti. Si possono quindi evidenziare due periodi storici diversi e l’importanza della roccia come una georisorsa, poiché permetteva alle popolazioni del posto di costruire senza costi troppo elevati. La vegetazione è molto ricca.

Sitografia