museiscientifici:tasso_roma:tubo_a_vuoto
Indice
Tubo a vuoto per la visione della deflessione dei raggi catodici
Scheda rielaborata dal dott. Fabio Panfili.
Numero di Inventario | 11 |
Nome dello strumento | Tubo a vuoto per la deflessione dei raggi catodici |
Dati scientifici
Epoca | Circa 1920 |
Costruttore | - |
Dimensioni (in mm.) | Altezza: 300; larghezza: 70 |
Materiali | Legno (base), metallo e vetro. |
Descrizione | L’ oggetto è costituito da un tubo in vetro di forma cilindrica nel quale è stato fatto un buon vuoto. In alto si vede la chiusura del vetro fatta con la fiamma. Vicino a questo vi è un disco di alluminio collegato con l'esterno che costituisce il catodo da cui partono gli elettroni quando il tubo è alimentato. Una sua estremità è innestata in una base di legno e l’altra, dove si trova il catodo, si restringe a forma di cono smussato. A circa un terzo della lunghezza rispetto alla base vi è un piccolo tubo cilindrico perpendicolare al tubo principale: esso contiene l'anodo. All’ interno del tubo è presente una placca metallica saldata su una lastra di mica, sulla quale è verniciata una sostanza fluorescente, che termina con un tubicino capillare. La lastra, che fa da schermo, è inclinata rispetto all'asse del tubo per intercettare gli elettroni in arrivo e farne vedere la traiettoria. Vicino al catodo vi è un disco di alluminio, parallelo ad esso, con una fenditura lungo la linea del diametro, come si vede nelle foto. |
Funzionamento | Il tubo in genere si alimenta con un rocchetto di Ruhmkorff. Per effetto del forte campo elettrico gli elettroni vengono emessi a freddo dal catodo (o, in parte, dal bombardamento dei pochi ioni del gas residuo), vengono poi collimati dalla fenditura assumendo un aspetto laminare e si dirigono verso l'anodo, ma lungo il percorso vengono intercettati dallo schermo obliquo eccitandone la fluorescenza. In tal modo se ne vede il percorso rettilineo molto suggestivo. Se ora si avvicina il polo di un magnete al tubo il fascio di elettroni (detti all'epoca raggi catodici) si flette e la traiettoria curva ad esempio verso sinistra, dimostrando che i raggi catodici sono carichi elettricamente. Se si inverte il polo della calamita il fascio di elettroni viene deflesso e curva verso destra. Ciò ricorda la regola della mano sinistra con il pollice, perpendicolare al palmo piano della mano, che indica la direzione e il verso della velocità degli elettroni; con le altre 4 dita tese lungo la direzione e il verso del campo magnetico, e con la forza che agisce sugli elettroni che esce dal palmo della mano. Si fa notare che il rocchetto di Ruhmkorff produce una semionda lunga di bassa tensione ed una semionda stretta e di alta tensione che ne caratterizza l'uso, da tenere presente quando si alimenta il tubo. |
Bibliografia | - |
Inventore | William Crookes |
Dati storici
Data di entrata | 1920 c.a |
Inventario | Mod. 94 C.G. (31/12/1970) |
Vecchi numeri di inventario | 398 |
Donato - comperato - provenienza | - |
Dati relativi al restauro
Stato di conservazione | Buono |
Descrizione interventi effettuati | - |
Nome restauratore | - |
Osservazioni - Utilizzazione per la didattica | - |
Dati relativi alla conservazione
Armadio | O |
Ripiano | 1 |
Scheda tecnica del produttore | - |
Collocazione | Aula Valerio Mengarini |
Sitografia
Link | Descrizione | |
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https://www.istitutomontani.edu.it/museovirtuale/tubo_per251/ | Decrizione, funzionamento, bibliografia |
museiscientifici/tasso_roma/tubo_a_vuoto.txt · Ultima modifica: 2025/06/03 18:14 da fabio.panfili