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museiscientifici:tasso_roma:rocchetto_di_ruhmkorff_2

Rocchetto di Ruhmkorff

Scheda integrata e rielaborata dal dott. Fabio Panfili.

Rocchetto di Rhumkorff

Numero di Inventario 201
Nome dello strumento Rocchetto di Rhumkorff

Dati scientifici

Epoca Fine 1800, inizio 1900
Costruttore -
Dimensioni (in mm.) Lunghezza 600 mm x Profondità 250 mm Altezza 530 mm
Materiali (legno, metallo, vetro, plastica, gomma, ecc.) Legno, ottone, ferro dolce, metalli vari, rame isolato, materiali isolanti vari.
Descrizione Ha una base rettangolare in legno su cui poggiano i due sostegni per il rocchetto alle cui estremità vi sono da una parte i connettori con dei cavi elettrici, dall'altra l'interruttore a martelletto. Vicino ai cavi elettrici (a sinistra nella foto) è presente un interruttore per il primario. La parte più interna del rocchetto e costituita da un nucleo di ferro dolce. Negli esemplari più antichi esso era formato da fili di ferro verniciati per isolarli; in quelli più recenti da lastre di ferro dolce sottili ed isolate fra loro. Con questo accorgimento il nucleo si magnetizza più rapidamente e nello stesso tempo si evitano le correnti di Foucault. Il rocchetto di Ruhmkorff è essenzialmente un trasformatore, ma mentre un normale trasformatore viene alimentato in corrente alternata, il rocchetto è alimentato da una batteria di pile o di accumulatori, oppure da un potente alimentatore in C.C., la cui corrente continua viene interrotta bruscamente e periodicamente. L'interruttore a martelletto provvede ad interrompere la corrente continua erogata dall'alimentatore; interruzione che serve per variare bruscamente il flusso magnetico generato dalla corrente nel primario, flusso che si concatena al secondario permettendo così il funzionamento del trasformatore. Per regolare il buon funzionamento dell'interruttore a martelletto bisogna agire sua vite di contatto. Sopra al rocchetto vi è lo spinterometro, collegato al secondario. Esso è sostenuto da sue colonnine di ottone, isolate nella parte più bassa, colonnine che reggono, quella a sinistra il disco, quella a destra l'astina che termina con la punta. L'astina è dotata di un manico isolante che serve per regolarne la distanza dal disco. Fra la punta e il disco scoccano le numerose scintille elettriche durante il funzionamento.
Funzionamento Non appena circola corrente nel primario, la lamina che porta il martelletto viene attratta dal campo magnetico del nucleo di ferro dolce e apre il circuito; la corrente nel primario cessa e così l'attrazione; la lamina viene richiamata nella sua posizione di riposo per la sua elasticità, chiudendo di nuovo il circuito. Questo processo avviene più volte al secondo. In sintesi, una rapida variazione della corrente al primario genera un flusso di campo magnetico rapidamente variabile, che si concatena al secondario, generando in questo una forza elettromotrice indotta di notevole intensità. La tensione all’uscita del rocchetto presenta una semionda a bassa tensione quando circola corrente e una semionda con un picco di tensione stretto e molto elevato quando la corrente viene interrotta, e questo picco di tensione caratterizza i suoi impieghi. Il rocchetto è stato per più di mezzo secolo l'unico dispositivo in grado di generare tensioni periodiche elevate, ed è stato determinante per lo sviluppo delle ricerche sulle onde hertziane e sulle scariche nei tubi a gas rarefatti.
Bibliografia -
Eventuale iscrizione Da un lato, sopra i connettori, “primarspule” (bobina primaria), dall’altro “batterie” (batteria)
Inventore Heinrch Daniel Ruhmkorff

Dati storici

Data di entrata -
Inventario Inventario modello 94 C.G.
Vecchi numeri di inventario 372
Donato - comperato - provenienza Comprato per 300mila lire

Dati relativi al restauro

Stato di conservazione Inservibile
Descrizione interventi effettuati -
Nome restauratore -
Osservazioni - Utilizzazione per la didattica No

Dati relativi alla conservazione

Armadio 1
Ripiano 3
Scheda tecnica del produttore No
Collocazione Corridoio, primo piano, ala destra

Sitografia

Link Descrizione
Rocchetto di Ruhmkorff a scintilla intensiva Dipartimento di Fisica Università La Sapienza di Roma

museiscientifici/tasso_roma/rocchetto_di_ruhmkorff_2.txt · Ultima modifica: 2025/02/12 18:18 da fabio.panfili