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museiscientifici:piloalbertelli_roma:tuboconmineralefosforescente

Tubo di Crookes con minerali fluorescenti su fiori di metallo

Scheda rielaborata dal dott. Fabio Panfili

Tubo con minerali fluorescenti, Immagine di Liceo P. Albertelli
Tubo con minerali fluorescenti, Immagine di Liceo P. Albertelli
Tubo con minerali fluorescenti, Immagine di Liceo P. Albertelli
Tubo con minerali fluorescenti, Immagine di Liceo P. Albertelli
Tubo con minerali fluorescenti, Immagine di Liceo P. Albertelli
Tubo con minerali fluorescenti, Immagine di Liceo P. Albertelli
Tubo con minerali fluorescenti, Immagine di Liceo P. Albertelli

Tubo di Crookes

Numero di Inventario 765
Nome dello strumento Tubo di Crookes con minerali fluorescenti

Dati scientifici

Epoca 12/02/1906
Costruttore -
Dimensioni (in mm.) 410 h x 140 d
Materiali (legno, metallo, vetro, plastica, gomma, ecc.) legno, vetro, alluminio, materiali fluorescenti.
Descrizione In un recipiente di vetro di forma ovoidale, posto su un supporto di legno, è stato praticato un buon vuoto. Il tubo contiene due elettrodi e una colonnina di vetro che porta dei fiori di metallo verniciati con diversi minerali fluorescenti. Un elettrodo è sulla sommità del tubo e termina con un disco in alluminio, mentre l'altro elettrodo a punta è posto lateralmente vicino alla base.
Funzionamento Si collegano opportunamente gli elettrodi ad un rocchetto di Ruhmkorff. Il campo elettrico tra l'anodo e il catodo accelera gli elettroni emessi dal catodo che acquistano una sufficiente energia per avere la fluorescenza. Questi “raggi catodici” colpiscono i minerali posti sulle superfici dei fiori di metallo posti lungo il loro cammino, che emettono fotoni di colori caratteristici, per il fenomeno molto complesso della fluorescenza, come si vede sia nelle foto, sia nel video in sitografia. La fluorescenza si distingue dalla fosforescenza poichè la prima termina al cessare della causa che eccita gli elettroni degli atomi; mentre la fosforescenza, dovuta ad un diverso decadimento degli elettroni eccitati, permane per un tempo molto maggiore al cessare della causa dell'eccitazione elettronica. In particolare, per fluorescenza, la fluorite può brillare di un colore blu, anche se in certe occasioni può manifestare tonalità di rosso, viola, giallo o verde. Questa caratteristica fluorescenza della fluorite è spesso legata alla presenza di impurità come ittrio, itterbio ed europio nel minerale. La calcite emette la tipica luce arancione-rossa, spesso legata alla presenza di impurità di manganese e piombo. Poi vi sono il calcedonio verde-giallo; la barite (giallo, blu-bianco, ecc.); l'apatite (giallo violetto o rosso); il corindone (rosso); l'aragonite la selenite, la sodalite e molti altri minerali. Si ricorda che il rocchetto di Ruhmkorff genera una semionda, a picco breve, di alta tensione seguita da una semionda di segno opposto più lunga temporalmente ma di bassa tensione.
Bibliografia -
Eventuale iscrizione -
Inventore William Crookes (1832-1919) nel 1879 circa. Crookes mostrò che il diamante era la sostanza più sensibile da lui studiata nella produzione di una rapida e luminosa fluorescenza. Anche il rubino era notevole in questo senso: al passaggio della scarica, si illuminava di un rosso straordinariamente intenso.

Dati storici

Data di entrata -
Inventario 765
Vecchi numeri di inventario 608-567-382
Donato - comperato - provenienza Comperato

Dati relativi al restauro

Stato di conservazione Buono, funzionante
Descrizione interventi effettuati Nessuno
Nome restauratore -
Osservazioni - Utilizzazione per la didattica -

Dati relativi alla conservazione

Armadio 3
Ripiano 3
Scheda tecnica del produttore No
Collocazione Corridoio presidenza primo piano

Sitografia

museiscientifici/piloalbertelli_roma/tuboconmineralefosforescente.txt · Ultima modifica: 2025/03/26 21:54 da fabio.panfili