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Motorino elettrico in C.C. Trouvé

Motorino in C.C. di Trouvé, Immagine di Lab2Go
Motorino in C.C. di Trouvé, Immagine di Lab2Go
Motorino in C.C. di Trouvé, Immagine di Lab2Go
Motorino in C.C. di Trouvé, Immagine di Lab2Go
Motorino in C.C. di Trouvé, Immagine di Lab2Go
Motorino in C.C. di Trouvé, Immagine di Lab2Go
Motorino in C.C. di Trouvé, Immagine di Lab2Go
Motorino in C.C. di Trouvé, Immagine di Lab2Go
Motorino in C.C. di Trouvé, Immagine di Lab2Go

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Numero di Inventario 842 del 2016
Nome dello strumento Campo rotante di Weinhold [errato N.d.R.]

Dati scientifici

Epoca 1908
Costruttore -
Dimensioni (in mm.) 200 mm alt., 100 mm largh.
Materiali (legno, metallo, vetro, plastica, gomma, ecc.) Legno, ottone, ferro dolce, rame
Descrizione Su una base di legno verniciata di color verde è fissata una colonnina di ottone che regge il motorino. Sulla base inoltre vi sono due morsetti serrafili e una sbarretta sottile di metallo che e termina su una delle quattro lastrine di metallo, collegata con una spazzola, poste diametralmente al cerchio esterno. Il motorino in corrente continua fu inventato nel 1864 circa da Gustave Trouvé ed ha un funzionamento particolare. Il cerchio è esternamente di ottone, mentre all'interno è costituito da quattro archi, quasi sicuramente di ferro dolce, dalla forma interessante. Ognuno di essi va via via crescendo nello spessore per poi scendere rapidamente, subito seguito da un altro con lo stesso andamento saliente. Le quattro lastrine portano al centro l'asse su cui ruotano le due bobine ognuna avvolta su un nucleo di ferro dolce. Il collettore, visibile in alcune foto, è un anello diviso in quattro parti. Le interruzioni dell'anello corrispondono ai punti di massima salienza degli archi quando le due bobine si trovano dinanzi ad essi. Un disco di materiale isolante isola il collettore dall'asta metallica ad esso vicina. Sul collettore striscia una spazzola, mentre il secondo contatto è costituito da un micro-cilindro di metallo, collegato ad una delle due bobine, che è saldato all'asse di rotazione. Quest'ultimo è in collegamento, tramite le aste metalliche laterali dove è imperniato, con il piedistallo e quindi con l'altro morsetto alla base. La forma del collettore è essenziale per il funzionamento, molto originale, di questo motore
Funzionamento Quando il motorino viene alimentato in corrente continua di 6 V bisogna subito dare al rotore un colpetto nel senso delle salienze degli archi. Infatti il motorino non è auto avviante e ruota nel senso delle salienze, indipendentemente dalle polarità dall'alimentatore. La particolarità del suo funzionamento sta nel fatto che, per la forma del complesso, gli elettromagneti attraggono con maggior forza le parti più vicine ad essi e quindi danno luogo alla rotazione. I punti morti, corrispondenti alle quattro interruzioni sul collettore e ai quattro punti di massima salienza degli archi, vengono superati per inerzia.
Cenni storici In molti cataloghi di apparecchi di Fisica del primo Novecento si trova quasi esclusivamente un suo curioso uso: far ruotare un tubo Geissler. Riportiamo qui sotto: una figura tratta dal Catalogue N° 10 Physical Instruments, Ferdinand Ernecke, Berlin SW.; inoltre un tubo Geissler, messo in funzione da V. Panetta dietro suggerimento di A. Gorghinian. Il tubo, ora nella collezione dell'Albertelli, apparteneva all'Istituto Leonardo da Vinci di Roma. In questo motorino manca il dispositivo per la rotazione del tubo. Comunque il tubo di Geissler, ruotando rapidamente, appare come una serie spettacolare di tubi radiali luminosi grazie all'effetto stroboscopico e alla persistenza delle immagini sulla retina. La necessità era quindi ludica, a modo di gioco ottico come era tipico dell'Ottocento. Prima dell'impiego del motorino di Trouvé si ricorreva ad altri sistemi con manovelle.
Motorino in C.C. di Trouvé, Immagine da Catalogue N° 10 Physical Instruments, F. Ernecke
Tubo Geissler, Immagine di Lab2Go
Bibliografia -
Eventuale iscrizione -
Inventore Gustave Trouvé (1839-1902) verso il 1864
Ringraziamenti Si ringraziano: il dott. Roberto Mantovani, ricercatore presso l'Università di Urbino, per la preziosa e chiara consulenza; il sig. Vincenzo Panetta per le prove sperimentali, le indagini eseguite sul motorino con la descrizione accurata del collettore, per le foto dettagliate e per il video; la prof.ssa Astrik Gorghinian e il prof. Stefano Gianoglio per le indicazioni e la collaborazione.

Dati storici

Data di entrata data di entrata: 10/06/1908
Inventario 31 dicembre 1995 (644)
Vecchi numeri di inventario 644 (corrispondente all'inv. N° 703
Donato - comperato - provenienza Comprato 10000 Lire

Dati relativi al restauro

Stato di conservazione Funzionante
Descrizione interventi effettuati
Nome restauratore -
Osservazioni - Utilizzazione per la didattica -

Dati relativi alla conservazione

Armadio Libreria storica, anta sinistra di vetro
Ripiano E
Scheda tecnica del produttore No
Collocazione Primo piano, armadio A2, ripiano R2

Sitografia

Link Descrizione
https://www.fstfirenze.it/motore-di-trouve-per-tubi-di-geissler/ Descrizione, funzionamento con tubo Geissler
http://bagliorinelvuoto.scienze.unipd.it/elettricita/elettricita12.html Funzionamento di un esemplare simile



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