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Indice
Telegrafo ricevente Morse
Dati scientifici
Epoca | Seconda metà del XIX secolo |
Costruttore | Abraham-Louis Breguet |
Dimensioni (in mm.) | 270 x 240 x 130 mm |
Materiali (legno, metallo, vetro, plastica, gomma, ecc.) | Legno, ottone, rame isolato, ferro dolce, carta |
Descrizione | Lo strumento, costruito verso la fine del XIX sec. come è documentato nel Catalogue illustré del Breguet, veniva usato come ricevitore a distanza. Su una base di legno si trova un meccanismo ad orologeria in una cassa di ottone, a sinistra nella foto, che aziona un sistema di ruotine per trascinare la carta avvolta su un rullo posto al centro in verticale. Il rullo ha due dischi fra i quali è avvolto un lungo nastro di carta. Sulla sinistra vi è anche un meccanismo con leve, ruotine e una rotella collegata ad un serbatoio di inchiostro. Questo apparecchio scrivente è comandato da un una leva azionata da due elettromagneti, posti sulla destra, la cui corrente proviene dai due morsetti che dovrebbero essere collegati al cavo bifilare che porta il segnale proveniente dal trasmettitore. La figura è stata riportata perché nella foto mancano molte parti rinvenibili per confronto. |
Funzionamento | Esso consiste in un meccanismo ad orologeria che fa avanzare il nastro e in due elettrocalamite che, se eccitate da un segnale ricevuto, spingono, con una leva che termina con una lamina curva, il nastro contro una rotellina bagnata di inchiostro. Quando cessa l'azione delle elettrocalamite una molla antagonista respinge il nastro. L'azione meccanica del tasto del trasmettitore, che modula a distanza la corrente di eccitazione delle elettrocalamite, determina la scrittura: se il segnale (e quindi la corrente nelle elettrocalamite) è brevissimo, rimarrà un punto sul nastro di carta, altrimenti, per un tempo maggiore, verrà segnata una linea. Una sequenza che segue un codice alfabetico convenzionale, ad esempio il Morse, rende il messaggio comprensibile. L’apparecchio di Morse fu utilizzato nel 1844 per inviare il primo telegramma pubblico. Il ricevitore Morse fu usato da Marconi nei primi apparecchi di telegrafia senza fili. |
Brevi cenni storici | Il ricevitore telegrafico fu inventato da S. Morse (1791-1872) e fu collaudato su una distanza di quattro leghe (circa 15 chilometri) nel 1844 per inviare il primo telegramma pubblico. I primi strumenti elettrici per la trasmissione telegrafica furono inventati nel 1837 dallo statunitense S.F.D. Morse (1791-1872) e indipendentemente dal fisico britannico C. Wheatstone in collaborazione con l’ingegnere W.F. Cooke, anche se basati su modalità costruttive diverse. Secondo alcuni, Samuel Morse condivise l'invenzione con Alfred Vail. |
Bibliografia | La letteratura sull’argomento è vastissima. Ne elenchiamo qui solo alcuni autori: A Ganot. A. Righi, B. Dessau, G. Veroi, L. Graetz, A. Curchod, L. Vellard, D. Dunod. In particolare O. Murani, Trattato elementare di Fisica, vol. II, Hoepli, 1910, P. Brenni(2000), Fisica Meteorologica e Sismologia nell‘Ottocento (Alessandro Paoletti- Nadia Robotti) |
Sitografia | - |
Eventuale iscrizione | |
Inventore | S. Morse |
Dati storici
Data di entrata | - |
Inventario | - |
Vecchi numeri di inventario | - |
Donato - comperato - provenienza | - |
Dati relativi al restauro
Stato di conservazione | Mancano parti essenziali |
Descrizione interventi effettuati | - |
Nome restauratore | - |
Osservazioni - Utilizzazione per la didattica | - |
Dati relativi alla conservazione
Armadio | - |
Ripiano | - |
Scheda tecnica del produttore | No |
Collocazione | Istituto, corridoio adiacente all’atrio, terza vetrina |
Link | Descrizione |
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museiscientifici/massimo_roma/telegrafo.txt · Ultima modifica: 2024/12/29 21:49 da fabio.panfili