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Specchi di Fresnel

Specchi di Fresnel, Immagine di Lab2Go

Specchi di Fresnel

Numero di Inventario 5/2018
Nome dello strumento Specchi di Fresnel

Dati scientifici

Epoca 1930
Costruttore Officine Galileo (?)
Dimensioni (in mm.) Lunghezza: 130 Larghezza: 145 Altezza: 325
Materiali (legno, metallo, vetro, plastica, gomma, ecc.) vetro, acciaio, ottone
Descrizione Inventato nel 1816 da A. J. Fresnel (1788-1827) questo dispositivo è costituito da due specchi neri e lucidi quasi complanari dei quali uno è fisso e l'altro può essere regolato con una vite micrometrica posta sul retro. Esso serve per ottenere le due sorgenti coerenti di luce necessarie per l'interferenza da una sola sorgente reale; questa è stata collimata da una fenditura regolabile e incide sugli specchi quasi in radenza. Le due sorgenti virtuali illumineranno lo schermo e, con la giusta sovrapposizione, formeranno una figura di interferenza con caratteristiche molto migliori di quelle ottenute col dispositivo a due fenditure di T. Young. L'apparecchio è formato da due specchi neri quasi complanari ed è sostenuto da uno stativo di ottone regolabile in altezza con base in ferro. In un esemplare costruito dalle Officine Galileo nel 1940 l'angolo tra i due specchi era fissato dalla fabbrica.
Funzionamento La procedura molto delicata è la seguente: si dispongono gli specchi in modo tale da formare tra loro un angolo piatto; poi si regola lo specchio girevole ruotando lentamente la vite e osservando ogni volta l'immagine sullo schermo. Dapprima si devono ottenere sullo schermo due macchie luminose di uguale intensità, poi si regola la vite per ottenere la loro sovrapposizione affinché appaiano ben chiare le frange di interferenza. L'angolo tra gli specchi si discosta di poco dai 180°. Il diaframma ortogonale, posto tra i due specchi, serve per evitare che la lamina di luce proveniente dalla sorgente reale vada a sovrapporsi alle frange di interferenza confondendone i dettagli. In luce bianca si hanno ovviamente frange di interferenza colorate, pertanto anche all'epoca si preferiva luce monocromatica possibilmente rossa, ottenuta con un semplice filtro trasparente colorato. Oggi si usa il laser che però richiede la divergenza del pennello luminoso, ottenuta ad esempio con un oculare di microscopio posto tra il laser e la fenditura. Inoltre agli specchi si preferisce il biprisma di Fresnel, anche se l'uso degli specchi presenta il vantaggio di poter variare la zona di sovrapposizione dei raggi interferenti. La figura sotto mostra il percorso dei raggi luminosi.
Bibliografia -
Eventuale iscrizione Officine Galileo
Inventore A.J. Fresnel (1788-1827) nel 1816

Dati storici

Data di entrata -
Inventario -
Vecchi numeri di inventario -
Donato - comperato - provenienza -

Dati relativi al restauro

Stato di conservazione buono
Descrizione interventi effettuati -
Nome restauratore -
Osservazioni - Utilizzazione per la didattica -

Dati relativi alla conservazione

Armadio 1
Ripiano 2
Scheda tecnica del produttore no
Collocazione Laboratorio di Fisica

Sitografia

Link Descrizione
https://www.istitutomontani.edu.it/museovirtuale/specchi_di194/ Collezione ITT G. e M. Montani, Fermo



museiscientifici/massimo_roma/specchidifresnellmassimo.txt · Ultima modifica: 2024/12/01 22:17 da fabio.panfili