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Indice
Rocchetto di Ruhmkorff
Scheda integrata e rielaborata dal dott. Fabio Panfili.
Numero di Inventario | 17/2018 |
Nome dello strumento | Rocchetto di Ruhmkorff |
Dati scientifici
Epoca | - |
Costruttore | - |
Dimensioni (in mm.) | Altezza:245 mm; Lunghezza:470 mm; Larghezza:200 mm |
Materiali (legno, metallo, vetro, plastica, gomma, ecc.) | legno, ottone, rame isolato, ebanite, altri metalli |
Descrizione | Su una base di legno poggia un rocchetto costituito da un nucleo di ferro dolce formato da ferro dolce, attorno al quale sono avvolte due bobine coassiali racchiuse da un involucro isolante. Quella interna ha poche spire di robusto filo di rame isolato ed è il primario; quella esterna ne ha numerosissime e fa da secondario. Il nucleo cilindrico di ferro dolce è realizzato con un fascio di fili di ferro verniciati o, negli esemplari più recenti, da lastre sottili di ferro dolce isolate tra loro; con questo accorgimento il nucleo si magnetizza più rapidamente e nello stesso tempo si evitano le correnti di Foucault. Lo scopo principale del nucleo è quello di aumentare il coefficiente di mutua induzione dei due circuiti. Il rocchetto di Ruhmkorff è essenzialmente un trasformatore, ma mentre un normale trasformatore viene alimentato in corrente alternata, il rocchetto è alimentato da una batteria di pile o di accumulatori, oppure da un potente alimentatore sempre in C.C., la cui corrente continua viene interrotta bruscamente e periodicamente da un interruttore elettromagnetico a martelletto, dello stesso tipo dei vecchi campanelli elettrici. Quando circola corrente nel primario il martelletto viene attratto dal campo magnetico del nucleo e interrompe bruscamente la corrente; poi la sua astina elastica lo riporta nella posizione di chiusura del circuito a contatto con la vite di regolazione e la corrente circola di nuovo nel primario. Il martelletto può infatti essere regolato con l'apposita vite per migliorarne la funzione. La bobina esterna (secondario) è collegata allo spinterometro ben visibile sopra il rocchetto. |
Funzionamento | Quando si collega una batteria o un alimentatore idoneo al circuito primario, la corrente che vi circola genera un flusso magnetico. Il martelletto viene attratto e apre il circuito; la corrente cessa e il martelletto viene richiamato nella sua posizione di riposo dall’asticina elastica di cui è fatto, chiudendo di nuovo il circuito. Questo processo avviene più volte al secondo, ma il funzionamento è capriccioso e richiede una paziente messa a punto agendo sull'apposita vite. In sintesi, una rapida variazione della forte corrente al primario genera un flusso di campo magnetico rapidamente variabile, che si concatena al secondario, generando in questo una forza elettromotrice indotta di notevole intensità. La tensione all’uscita del rocchetto presenta una semionda a bassa tensione quando circola corrente e una semionda con un picco di tensione stretto e molto elevato quando la corrente viene interrotta. Picco che ne fa la caratteristica principale per i suoi impieghi. Il rocchetto è stato per più di mezzo secolo l'unico dispositivo in grado di generare tensioni periodiche elevate, ed è stato determinante per lo sviluppo delle ricerche sulle onde hertziane e sulle scariche nei tubi a gas rarefatti. |
Bibliografia | - |
Eventuale iscrizione | - |
Inventore | Heinrich Daniel Ruhmkorff |
Dati storici
Data di entrata | - |
Inventario | - |
Vecchi numeri di inventario | - |
Donato - comperato - provenienza | - |
Dati relativi al restauro
Stato di conservazione | Buono |
Descrizione interventi effettuati | - |
Nome restauratore | - |
Osservazioni - Utilizzazione per la didattica | - |
Dati relativi alla conservazione
Armadio | 1 |
Ripiano | 4 |
Scheda tecnica del produttore | no |
Collocazione | Laboratorio di Fisica |
Sitografia
Link | Descrizione |
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Due rocchetti di Ruhmkorff | Descrizione funzionamento e cenni storici, Museo virtuale G. e M. Montani |
https://www.fstfirenze.it/rocchetto-di-ruhmkorff/ | |
http://www.fondazionegalileogalilei.it/museo/collezioni/strumenti_scientifici/elettromag/schede_elettromag/roc_ruhmkorff.html | |
Rocchetto di Ruhmkorff | La stanza degli strumenti scientifici, Liceo Scientifico “Ulisse Dini” di Pisa |
museiscientifici/massimo_roma/rocchettodiruhmkorffmassimo.txt · Ultima modifica: 2025/02/12 17:10 da fabio.panfili