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museiscientifici:isacconewton_roma:rocchetto_di_ruhmkorff

Rocchetto di Ruhmkorff

Descrizione

Rocchetto di Ruhmkorff

Numero di Inventario 488
Nome dello strumento Rocchetto di Ruhmkorff

Dati scientifici

Epoca precedente al 1986
Costruttore Paravia
Dimensioni (in mm.) 312 mm lung. , 232 mm alt. , 160 mm prof.
Materiali (legno, metallo, vetro, plastica, gomma, ecc.) Ferro, metallo, legno, plastica, rame isolato, isolanti vari
Descrizione Lo strumento presenta un basamento di legno cavo al cui interno è posizionato un condensatore collegato con l'interruttore per attenuare l'arco elettrico dovuto al distacco fra i contatti. La parte superiore presenta le boccole munite di serrafili per il collegamento con l'alimentatore di corrente continua. Il rocchetto normalmente è un trasformatore con il primario, avvolto su un nucleo di ferro, costituito da poche e robuste spire di rame isolato, collegato ad un alimentatore di bassa tensione e forte corrente continua; e col secondario avvolto sopra al primario e costituito da numerosissime spire di rame più sottile e molto più isolato. Il nucleo cilindrico di ferro dolce è realizzato con un fascio di fili di ferro verniciati o, negli esemplari più recenti, da lastre sottili di ferro dolce isolate tra loro; con questo accorgimento il nucleo si magnetizza più rapidamente e nello stesso tempo si evitano le correnti di Foucault. Lo scopo principale del nucleo è quello di aumentare il coefficiente di mutua induzione dei due circuiti. Collegato col secondario vi è lo spinterometro visibile sopra il cilindro. Questo è formato da due colonnine di plastica con al loro interno due conduttori, queste reggono due aste di metallo delle quali una termina con un dischetto, mentre l'altra con una punta. Fra il dischetto e la punta, durante il funzionamento, scocca la scintilla elettrica. L'interruttore a martelletto provvede ad interrompere la corrente continua erogata dall'alimentatore; interruzione che serve per variare bruscamente il flusso magnetico generato dalla corrente nel primario, flusso che si concatena al secondario permettendo così il funzionamento del trasformatore. Il contatto dell'interruttore può essere regolato agendo sull'apposita vite. Sulla destra nella foto si vede il commutatore di Ruhmkorff che serve per interrompere o invertire la corrente di alimentazione.
Funzionamento Non appena circola corrente nel primario, il martelletto dell'interruttore viene attratto dal campo magnetico del nucleo e apre il circuito; la corrente cessa bruscamente e il martelletto viene richiamato nella sua posizione di riposo dall’asticina elastica che lo regge, chiudendo il circuito e facendo circolare di nuovo la corrente nel primario. Questo processo avviene più volte al secondo. In sintesi, una rapida variazione della corrente al primario genera un flusso di campo magnetico rapidamente variabile, che si concatena al secondario, generando in questo una forza elettromotrice indotta di notevole intensità. La tensione all’uscita del rocchetto presenta una semionda a bassa tensione e una semionda con un picco di tensione stretto e molto elevato e questo picco ne fa la caratteristica principale per i suoi impieghi.
Bibliografia -
Eventuale iscrizione Funkenl. m/m 30, Volt 6, Amp. 2
Inventore Heinrich Daniel Ruhmkorff nel 1851

Dati storici

Data di entrata Precedente al 1986
Inventario -
Vecchi numeri di inventario -
Donato - comperato - provenienza Comperato

Dati relativi al restauro

Stato di conservazione Buono, leggermente abraso
Descrizione interventi effettuati -
Nome restauratore -
Osservazioni - Utilizzazione per la didattica -

Dati relativi alla conservazione

Armadio B2
Ripiano III
Scheda tecnica del produttore no
Collocazione Laboratorio di fisica

Sitografia

museiscientifici/isacconewton_roma/rocchetto_di_ruhmkorff.txt · Ultima modifica: 2024/11/15 10:18 da 127.0.0.1