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museiscientifici:isacconewton_roma:pendolo_di_waltenhofen

Pendolo di Waltenhofen

Descrizione

Pendolo di Waltenhofen

Numero di Inventario 473
Nome dello strumento Pendolo di Waltenhofen

Dati scientifici

Epoca -
Costruttore Paravia
Dimensioni (in mm.) 220 mm x 260 mm x 130 mm
Materiali (legno, metallo, vetro, plastica, gomma, ecc.) metallo, plastica, forse truciolato rivestito, rame isolato, metalli vari
Descrizione Su una base vi sono due elettromagneti i cui nuclei si prolungano in alto in due espansioni polari. Il telaio di acciaio in alto porta un pendolo composto. All'estremità dell'asta del pendolo può essere fissato uno dei quattro elementi conduttori del corredo; due di conduttore pieno, due presentano i caratteristici tagli. L'estremità dell'asta può oscillare tra le due espansioni polari. Sulla base si trovano i due morsetti per alimentare i due elettromagneti.
Funzionamento In assenza di corrente il pendolo con all'estremità dell'asta un elemento conduttore pieno oscilla per molto tempo (rallenta solo a causa dell'attrito) mentre, in presenza di corrente negli elettromagneti, esso si ferma molto rapidamente a causa delle correnti parassite nel conduttore. Infatti questo si muove in un campo magnetico non uniforme e si generano, per induzione elettromagnetica, delle correnti elettriche. Queste, per la legge di Lenz (basata sul principio di conservazione dell’energia), generano forze che tendono a contrastare le forze che muovono il conduttore, producendo un effetto frenante. Nel caso del pendolo di Waltenhofen, l’energia potenziale gravitazionale iniziale, che possiede il pendolo quando viene allontanato dalla sua posizione di riposo, si trasforma in definitiva in energia termica per l’effetto Joule delle correnti elettriche indotte durante l’oscillazione. Se nel pendolo di Waltenhofen si sostituisce al conduttore compatto un conduttore che presenta fenditure come i denti di un pettine, il suo moto dura molto più a lungo poiché le correnti di Foucault indotte sono molto più piccole e in parte si neutralizzano a vicenda essendo contigue e reciprocamente opposte.
Bibliografia -
Eventuale iscrizione -
Inventore Adalbert von Waltenhofen 1828 - 1914

Dati storici

Data di entrata Dopo il 1980
Inventario -
Vecchi numeri di inventario -
Donato - comperato - provenienza Comperato

Dati relativi al restauro

Stato di conservazione mediocre
Descrizione interventi effettuati -
Nome restauratore -
Osservazioni - Utilizzazione per la didattica Lo strumento serve a rendere evidenti le correnti di Foucault nelle masse metalliche

Dati relativi alla conservazione

Armadio B1
Ripiano 2
Scheda tecnica del produttore No
Collocazione Laboratorio di fisica

Sitografia

Link Descrizione
https://www.istitutomontani.edu.it/museovirtuale/pendolo_di249/ Funzionamento e cenni storici
Pendolo di Waltenhofen Descrizione e funzionamento dello strumento.



museiscientifici/isacconewton_roma/pendolo_di_waltenhofen.txt · Ultima modifica: 2024/11/15 10:18 da 127.0.0.1