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Condensatore di Epino

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Descrizione

Condensatore di Epino

Numero di Inventario 141
Nome dello strumento Condensatore di Epino

Dati scientifici

Epoca Precedente al 1993
Costruttore Paravia
Dimensioni (in mm.) 300 mm x 220 mm x 150 mm
Materiali (legno, metallo, vetro, plastica, gomma, ecc.) forse truciolato, plastica, alluminio, metallo
Descrizione Questo condensatore è particolare poiché è costituito da due dischi (armature) di alluminio affacciati parallelamente ma di dimensioni diverse, mentre gli esemplari più diffusi presentano dischi identici. Essi sono sostenuti da due barrette cilindriche delle quali una termina con un manico isolante. Le barrette possono scorrere sui due fori delle due colonnine di metallo sorrette da isolatori in plastica per poi essere fissate. La base è di truciolato rivestito; tra i due dischi c'è un sostegno per una lastra di materiale isolante, lastra che non si vede nella foto.
Funzionamento È il più semplice condensatore per dimostrazioni da laboratorio. Le due lastre (armature) piane sono circolari e affacciate, la loro distanza è regolabile. Il calcolo della sua capacità elettrostatica è semplice: C = ε (S/d) dove S è la superficie della lastra, d è la distanza tra le armature, ε è la costante dielettrica del materiale interposto. Questa formula dà un valore leggermente inferiore della capacità del condensatore e si può usare per una distanza d molto minore del diametro dell’armatura. L’uso didattico più frequente consiste nel caricare il condensatore con una macchina elettrostatica, con l'accorgimento che la distanza fra le lastre deve essere tale da non far scoccare una scintilla. Staccata la macchina e collegate le lastre ad un elettrometro, se l’ambiente è secco le cariche si disperdono lentamente e si ha il tempo di far osservare che, aumentando la distanza tra le lastre, la differenza di potenziale tra loro aumenta mentre le cariche sulle armature restano pressoché invariate, come testimonia la maggiore divergenza dell’ago dell’elettrometro. Ciò dipende dal fatto che la capacità del condensatore è inversamente proporzionale alla distanza; l’aumento della differenza di potenziale è dovuto al lavoro compiuto nell’allontanare le armature cariche di segno opposto. Un altro esperimento consiste nell’inserire tra le armature di un condensatore carico una lastra di materiale dielettrico; la divergenza notata all’elettrometro diminuisce, perché il materiale interposto ha aumentato la capacità del condensatore. C V = Q. Si fa notare infine che le cariche si dispongono sulle superfici interne del condensatore.
Bibliografia -
Eventuale iscrizione -
Inventore Franz Ulrich Theodor Aepinus 1724 - 1802

Dati storici

Data di entrata 19 maggio 1993
Inventario -
Vecchi numeri di inventario -
Donato - comperato - provenienza comperato

Dati relativi al restauro

Stato di conservazione nella norma
Descrizione interventi effettuati -
Nome restauratore -
Osservazioni - Utilizzazione per la didattica Questo oggetto serve per illustrare le leggi del condensatore piano

Dati relativi alla conservazione

Armadio B2
Ripiano 2
Scheda tecnica del produttore NO
Collocazione Laboratorio di fisica

Sitografia

Link
https://www.istitutomontani.edu.it/museovirtuale/condensatore-di-epino/ Descrizione, esperimenti e cenni storici
Condensatore di Epino Descrizione di possibili esperimenti
Condensatore di Epino con elettrometro di Henley Funzionamento



museiscientifici/isacconewton_roma/condensatorediepino.txt · Ultima modifica: 2024/09/26 17:20 da fabio.panfili