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Indice
Semi-condensatore a disco con impugnatura isolante
Scheda integrata e rielaborata dal dott. Fabio Panfili.
Descrizione
Condensatore a disco con impugnatura isolante
Numero di Inventario | 867 |
Nome dello strumento | Condensatore a disco con impugnatura isolante |
Dati scientifici
Epoca | - |
Costruttore | - |
Dimensioni (in mm.) | diametro: 65, altezza:160 |
Materiali (legno, metallo, vetro, plastica, gomma, ecc.) | manico di plexiglas e disco di metallo |
Descrizione | Premesso che ogni oggetto di metallo ha la sua capacità, cioè, se caricato, isolato e in aria secca può mantenere le cariche elettriche sulla sua superficie assumendo un potenziale rispetto alla terra, l'oggetto nella foto è metà di un condensatore a due dischi e potrebbe essere usato come elettroforo di Volta se si disponesse di una opportuna schiacciata di materiale isolante. Per avere un semplice condensatore ne occorrono due. Come nel caso del condensatore di Epino |
Funzionamento | Tra i due dischi, i cui piani vanno posti paralleli, vi è comunemente aria o vi si può interporre un disco di materiale isolante, che ne aumenterebbe la capacità. Il suo comportamento cambia se viene alimentato da una sorgente a tensione costante o variabile nel tempo. Nel primo caso esso si carica elettricamente fino ad arrivare alla tensione del generatore, dopo di ché la corrente nel circuito cessa; ciò significa che un disco ha accumulato elettroni sulla sua superficie interna, diventando negativo, mentre nell'altro se ne sono allontanati altrettanti, diventando positivo. Nel secondo caso invece il condensatore fa circolare corrente variabile nel circuito. Tornando al primo caso, come generatore usiamo una macchina di Wimshurst e come strumento un elettrometro, quando il condensatore si va caricando aumenta la differenza di potenziale tra i due dischi, aumenta così il campo elettrico nello spazio fra di essi e dunque vi si accumula energia potenziale elettrostatica. Se si toglie il collegamento con il generatore e si collegano fra di loro in due dischi avviene il fenomeno della scarica, cioè si genera nel filo una corrente elettrica che diminuisce rapidamente, così come la tensione fra i due dischi, (il tempo di scarica dipende dalla resistenza del filo di collegamento e dalla capacità del condensatore) fino ad azzerarsi. Le stesse esperienze si possono fare inserendo fra i dischi un disco isolante, in tal caso si nota che la quantità di cariche accumulate dal condensatore è ben più grande e dipende dal tipo di isolante interposto. Tralasciamo qui la spiegazione del comportamento del condensatore con correnti variabili (o alternate) poiché richiederebbe molto spazio. |
Bibliografia | - |
Eventuale iscrizione | - |
Inventore | Alessandro Volta, 1775 |
Dati storici
Data di entrata | post 1986 |
Inventario | - |
Vecchi numeri di inventario | 271 |
Donato - comperato - provenienza | comperato |
Dati relativi al restauro
Stato di conservazione | buono |
Descrizione interventi effettuati | - |
Nome restauratore | - |
Osservazioni - Utilizzazione per la didattica | - |
Dati relativi alla conservazione
Armadio | b2 |
Ripiano | secondo |
Scheda tecnica del produttore | no |
Collocazione | Laboratorio di fisica |
Sitografia
Link | Descrizione |
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Condensatore a dischi | Lombardia Beni Culturali - Regione Lombardia |
CONDENSATORI | Progetti Arduino |
museiscientifici/isacconewton_roma/condensatore_a_disco_con_impugnatura_isolante.txt · Ultima modifica: 2025/02/12 16:29 da fabio.panfili