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museiscientifici:giuliocesare_roma:pendolo_waltenhofen

Pendolo di Waltenhofen

Pendolo di Waltenhofen, Immagine di Lab2Go

Pendolo di Waltenhofen

Numero di Inventario -
Nome dello strumento Pendolo di Waltenhofen

Dati scientifici

Epoca
Costruttore
Dimensioni (in mm.) 360 X 243 X 410
Materiali (legno, metallo, vetro, plastica, gomma, ecc.) legno, metalli vari, acciaio, rame smaltato
Descrizione Su una base di legno vi sono due elettromagneti i cui nuclei si prolungano in alto in due espansioni polari. Queste sorreggono il telaio di acciaio che in alto porta un pendolo composto. All'estremità dell'asta del pendolo può essere fissato uno dei quattro elementi in rame del corredo. L'estremità dell'asta può oscillare tra le due espansioni polari. Sulla base si trovano i due morsetti per alimentare i due elettromagneti
Funzionamento In assenza di corrente il pendolo con all'estremità dell'asta un elemento conduttore pieno oscilla per molto tempo (rallenta solo a causa dell'attrito) mentre, in presenza di corrente negli elettromagneti, esso si ferma molto rapidamente a causa delle correnti parassite nel rame. Nel conduttore, che si muove in un campo magnetico non uniforme, si generano per induzione elettromagnetica delle correnti elettriche. Queste, per la legge di Lenz (basata sul principio di conservazione dell’energia), generano forze che tendono a contrastare le forze che muovono il conduttore, producendo un effetto frenante. Nel caso del pendolo di Waltenhofen, l’energia potenziale gravitazionale iniziale, che possiede il pendolo quando viene allontanato dalla sua posizione di riposo, si trasforma in definitiva in energia termica per l’effetto Joule delle correnti elettriche indotte durante l’oscillazione. Se nel pendolo di Waltenhofen si sostituisce al conduttore compatto un conduttore che presenta fenditure come i denti di un pettine, il suo moto dura molto più a lungo poiché le correnti di Foucault indotte sono molto più piccole e in parte si neutralizzano a vicenda, essendo contigue e reciprocamente opposte.
Bibliografia -
Eventuale iscrizione -
Inventore Adalbert C. von Walterhofen 1828 – 1914

Dati storici

Data di entrata -
Inventario -
Vecchi numeri di inventario 170-265
Donato - comperato - provenienza -

Dati relativi al restauro

Stato di conservazione Buono
Descrizione interventi effettuati -
Nome restauratore -
Osservazioni - Utilizzazione per la didattica -

Dati relativi alla conservazione

Armadio 10
Ripiano A
Scheda tecnica del produttore Soc.L.Amatori (Roma)
Collocazione Corridoio del primo piano del Liceo Classico Giulio Cesare

Sitografia

Link
https://www.istitutomontani.edu.it/museovirtuale/pendolo_di249/ Funzionamento e cenni storici
Pendolo di Waltenhofen Descrizione e funzionamento

museiscientifici/giuliocesare_roma/pendolo_waltenhofen.txt · Ultima modifica: 2024/10/12 17:24 da fabio.panfili