museiscientifici:giuliocesare_roma:galvanometro_d_arsonval
Indice
Galvanometro balistico
Dati scientifici
Epoca | |
Costruttore | - |
Dimensioni (in mm.) | 290 x 120 |
Materiali (legno, metallo, vetro, plastica, gomma, ecc.) | metallo, ottone, vetro, rame, ecc. |
Descrizione | Il galvanometro balistico è costruito per rilevare la deviazione massima o “elongazione” che deriva dall'azione rapida di una coppia motrice, comunque variabile nel tempo ma di durata breve, che agisce sull'equipaggio mobile; come ad esempio la scarica di un condensatore il cui impulso di corrente attraversa la bobina, o la corrente indotta in una bobina sottoposta ad una forte e rapida variazione di flusso concatenato. Nel galvanometro balistico l'energia cinetica di rotazione acquisita dall'equipaggio mobile si deve esaurire in un tempo molto maggiore della durata dell'impulso di corrente permettendo la misura dell'elongazione. Poi l'equipaggio mobile torna oscillando nella sua posizione di riposo iniziale. Protetto da una cupola di vetro il galvanometro è formato da una bobina mobile rettangolare, di opportuno momento di inerzia, avvolta su un nucleo tubolare di ferro dolce posto fra i poli di un magnete di forma quasi a ferro di cavallo, poli sagomati come una superficie cilindrica in corrispondenza dell'equipaggio mobile. Tutto ciò fa sì che nel traferro la corrente circolante nella bobina crei un campo magnetico radiale. I due capi della bobina sono collegati a due fili conduttori che la tengono sospesa. Uno dall'alto fino alla bobina reca uno specchietto e l'altro, allineato al primo, dalla bobina ad una molla di metallo che termina alla base. Questi a loro volta sono collegati ai morsetti. Lo specchietto serve per la misura col metodo a riflessione. Nella posizione di riposo, i fili di sospensione vengono regolati mediante la vite posta in alto, e si deve fare in modo che la bobina, in condizioni di riposo, sia nel piano mediano del magnete, poiché a questa posizione si fa corrispondere lo zero. La molla serve per avere una piccola coppia antagonista, tale da permettere, insieme al momento di inerzia della bobina più elevato dei normali galvanometri, un periodo di oscillazione dell'ordine di alcune decine di secondi. |
Funzionamento | La misura della deviazione massima dovuta all'impulso rapido di corrente permette di ottenere una misura indiretta della quantità di cariche che ha attraversato la bobina stessa. La spiegazione di una tale misura indiretta è piuttosto lunga e la si rimanda al testo citato in bibliografia. La corrente unidirezionale non certo costante, da misurare, percorre la bobina rettangolare immersa nel campo del magnete permanente. La corrente crea un campo magnetico radiale che interagisce con quello del magnete; ciascun lato della bobina è soggetto ad una forza elettromagnetica, sorge dunque una coppia che tende a far ruotare la bobina stessa. La posizione massima raggiunta viene misurata tramite la deviazione di un raggio luminoso che colpisce una scala dopo essere stato riflesso dallo specchietto fissato sul filo sopra la bobina stessa (leva ottica). Dunque il galvanometro magneto-elettrico balistico subisce una elongazione massima che è proporzionale alla quantità di cariche che lo attraversa. |
Bibliografia | L. Olivieri, E. Ravelli, Elettrotecnica-Misure Elettriche, Vol. III CEDAM, Padova, 1962. Da pag. 102 a pag. 107. |
Eventuale iscrizione | - |
Inventori | - |
Dati storici
Data di entrata | - |
Inventario | - |
Vecchi numeri di inventario | 0284 e 351-0264 |
Donato - comperato - provenienza | - |
Dati relativi al restauro
Stato di conservazione | buono |
Descrizione interventi effettuati | - |
Nome restauratore | - |
Osservazioni - Utilizzazione per la didattica | - |
Dati relativi alla conservazione
Armadio | 5 |
Ripiano | C |
Scheda tecnica del produttore | NO |
Collocazione | Corridoio del primo piano del Liceo Classico Giulio Cesare |
Sitografia
Link | Descrizione |
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