museiscientifici:giuliocesare_roma:condensatore_di_epino
Indice
Condensatore di Epino
Dati scientifici
Epoca | - |
Costruttore | - |
Dimensioni (in mm.) | 300 mm x 220 mm x 150 mm |
Materiali (legno, metallo, vetro, plastica, gomma, ecc.) | alluminio, metallo, ottone, vetro e legno |
Descrizione | Il dispositivo, ideato dal fisico tedesco F.U.T. Aepinus (1724-1802), è un condensatore piano costituito da due dischi di alluminio (armature) sostenuti da due supporti di metallo posti a loro volta su due colonne ad alto isolamento. La base è di legno. La distanza fra i dischi può essere variata agendo sul manico isolante posto all’estremo del braccio di metallo scorrevole nella testa del supporto. Tra le armature si potrebbe inserire una lastra di materiale isolante, sostenuta da un adeguato supporto che manca in questo esemplare. |
Funzionamento | L’uso didattico più frequente consiste nel caricare il condensatore collegandolo ad una macchina elettrostatica. La distanza fra loro deve essere tale da non far scoccare una scintilla. Dopo il processo di carica si scollega la macchina e si collega un elettrometro al condensatore. Se l’ambiente è secco, le cariche si disperdono lentamente e si ha il tempo di far osservare che, aumentando la distanza tra i dischi, la differenza di potenziale tra loro aumenta mentre le cariche sulle armature restano pressoché invariate, come testimonia la maggiore divergenza dell’ago dell’elettrometro. Ciò dipende dal fatto che la capacità del condensatore C è inversamente proporzionale alla distanza; l’aumento della differenza di potenziale è dovuto al lavoro compiuto nell’allontanare le armature cariche di segno opposto. Infatti C = ε (S/d), dove S è la superficie di un disco, d è la distanza tra i dischi ed ε è la costante dielettrica del mezzo interposto. Un altro esperimento consiste nell’inserire tra le armature del condensatore carico una lastra di materiale dielettrico; la divergenza notata all’elettrometro diminuisce, perché il materiale interposto ha aumentato la capacità del condensatore diminuendone la differenza di potenziale, senza che cambino le cariche sulle armature. C V = Q. Si fa osservare che le cariche si dispongono sulle superfici affacciate interne dei due dischi. |
Bibliografia | - |
Eventuale iscrizione | - |
Inventore | Franz Ulrich Theodor Aepinus (1724 - 1802) |
Dati storici
Data di entrata | 19 maggio 1993 |
Inventario | - |
Vecchi numeri di inventario | - |
Donato - comperato - provenienza | - |
Dati relativi al restauro
Stato di conservazione | ottime |
Descrizione interventi effettuati | - |
Nome restauratore | - |
Osservazioni - Utilizzazione per la didattica | - |
Dati relativi alla conservazione
Armadio | 2 |
Ripiano | A |
Scheda tecnica del produttore | No |
Collocazione | Corridoio del primo piano del Liceo Classico Giulio Cesare |
Sitografia
Link | Descrizione |
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https://www.istitutomontani.edu.it/museovirtuale/condensatore-di-epino/ | Museo MITI |
Condensatore di Epino | Il Regio Liceo Ariosto |
museiscientifici/giuliocesare_roma/condensatore_di_epino.txt · Ultima modifica: 2024/12/19 00:15 da fabio.panfili