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museiscientifici:giuliocesare_roma:amperometro_scolastico_da_dimostrazione

Amperometro scolastico da dimostrazione

Amperometro da dimostrazione, Immagine di Lab2Go
Numero di Inventario -
Nome dello strumento Amperometro scolastico da dimostrazione

Dati scientifici

Epoca 1929
Costruttore Officine Galileo
Dimensioni (in cm.) 30x20x33
Materiali (legno, metallo, vetro, plastica, gomma, ecc.) rame, plastica(?), metallo, ferro dolce, ecc.
Descrizione Questo antico amperometro sfrutta il potere succhiante del solenoide che attrae al suo interno un nucleo conico in ferro dolce quando è percorso dalla corrente elettrica. L'attrazione, la cui forza è direttamente proporzionale alla intensità della corrente, è contrastata da una molla a cui è appeso il nucleo. La molla, che deve seguire la legge di Hooke, è sostenuta dal telaio su cui, in alto, si trova la scala. Le portate fondo scala sono due: la prima di 2 A si ha direttamente; la seconda di 10 A si ottiene mettendo in parallelo al solenoide uno shunt che si vede in basso a destra nella foto, inserendo lo spinotto in basso a sinistra. L'indice è mosso verso destra da una leva vicina al suo fulcro che gli comunica il moto del nucleo verso il basso. Il solenoide, il telaio, i morsetti, lo shunt e lo spinotto per la sua inserzione, sono posti su una base di robusto materiale isolante
Funzionamento A riposo, la molla tiene il nucleo conico nella posizione che corrisponde all'indicazione dello zero da parte del lungo ago. Quando la corrente elettrica da misurare circola nel solenoide, esso attrae il nucleo conico di ferro dolce con una forza direttamente proporzionale all'intensità della corrente, ma la forza viene contrastata dalla molla che, seguendo la legge di Hooke, genera una forza direttamente proporzionale allo spostamento del nucleo conico fino all'equilibrio. Il risultato è che, dopo qualche oscillazione, l'indice si ferma sul valore della corrente leggibile sulla scala. Il potere succhiante del solenoide. Secondo la fisica classica una calamita attrae un chiodo di ferro dolce a causa della non uniformità del campo magnetico intorno ad essa. Giocano infatti il momento di dipolo magnetico atomico e la disuniformità del campo B. Se il chiodo è in prossimità, per esempio, del polo nord della calamita, nella parte più vicina del chiodo viene indotto un polo sud; qui dunque l’attrazione e più forte che non la repulsione subita dalla parte opposta dove è indotto il polo nord, ne consegue la prevalenza dell’attrazione. Tutto ciò in gergo si dice effetto marea. Ma una spiegazione ben più soddisfacente, seppur più complessa, è dovuta allo spin di particelle cariche, cioè ad un effetto quantistico. Il risucchio avviene poiché, pur se all'interno del solenoide il campo è pressoché uniforme, la vicinanza del cono ferromagnetico ne muta la forma, creando una asimmetria tra la parte vicina e quella più distante dalla sorgente del campo.
Bibliografia Physical Apparatus, Baird & Tatlock (London) Ltd., 1912. Pag. 493, fig. 9499 ; Apparecchi per l'insegnamento della Fisica a cura del Prof. R. Magini, Officine Galileo, 1940. N 1130, pag. 283.
Eventuale iscrizione -
Inventore -

Dati storici

Data di entrata -
Inventario -
Vecchi numeri di inventario 0191,179640, 4575,186
Donato - comperato - provenienza -

Dati relativi al restauro

Stato di conservazione buono
Descrizione interventi effettuati -
Nome restauratore -
Osservazioni - Utilizzazione per la didattica -

Dati relativi alla conservazione

Armadio 5
Ripiano B
Scheda tecnica del produttore no
Collocazione Corridoio del primo piano del Liceo Classico Giulio Cesare

Sitografia

Link Descrizione
https://www.istitutomontani.edu.it/museovirtuale/apparecchio_per72/ Apparecchio per mostrare il potere succhiante del solenoide



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