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museiscientifici:ettoremajorana_roma:rocchettodiruhmkorff

Rocchetto di Ruhmkorff

Descrizione

Rocchetto di Ruhmkorff

Numero di Inventario 3
Nome dello strumento Rocchetto di Ruhmkorff

Dati scientifici

Epoca
Costruttore -
Dimensioni (in mm.) 440 mm, 300 mm, 240 mm
Materiali (legno, metallo, vetro, plastica, gomma, ecc.) Ferro, metallo, legno, plastica, rame
Descrizione Su una lastra di legno di colore blu cobalto, si trova una rocchetto, rivestito esternamente da un materiale isolante di colore nero, sostenuto agli estremi da due lastre di legno. Al di sopra delle quali vi sono due cilindretti di metallo conduttore che portano lo spinterometro. Questo è formato da due colonnine di plastica collegati a due conduttori, dei quali uno termina con un dischetto, mentre l'altro a punta. Fra di essi, durante il funzionamento, scocca la scintilla elettrica. Il rocchetto normalmente è un trasformatore costituito dal primario, avvolto su un nucleo di ferro, costituito da poche e robuste spire di rame isolato, collegato ad un alimentatore di bassa tensione e forte corrente; e dal secondario avvolto sopra al primario e costituito da numerosissime spire di rame più sottile e molto più isolato. Il nucleo cilindrico di ferro dolce è realizzato con un fascio di fili di ferro verniciati o, negli esemplari più recenti, da lastre sottili di ferro dolce isolate tra loro; con questo accorgimento il nucleo si magnetizza più rapidamente e nello stesso tempo si evitano le correnti di Foucault. Lo scopo principale del nucleo è quello di aumentare il coefficiente di mutua induzione dei due circuiti. Per evitare la possibilità di scintille occorre isolare accuratamente le spire e disporle a distanza geometrica tanto più grande quanto maggiore è la differenza di potenziale tra di loro. Lo scopo principale del nucleo è quello di aumentare il coefficiente di mutua induzione dei due circuiti. A sinistra nella foto si vede il tipico interruttore a lamina di acciaio, che provvede ad interrompere la corrente continua erogata dall'alimentatore; interruzione che serve per variare bruscamente il flusso magnetico generato dalla corrente nel primario, flusso che si concatena al secondario permettendo così il funzionamento del trasformatore. L'interruttore può essere regolato con l'apposita vite per ottimizzare la sua funzione.
Funzionamento Non appena circola corrente nel primario, la lamina viene attratta dal campo magnetico del nucleo di ferro cosicché apre il circuito; la corrente cessa e la lamina viene richiamata nella sua posizione di riposo per la sua elasticità, chiudendo di nuovo il circuito. Questo processo avviene più volte al secondo. In sintesi, una rapida variazione della corrente al primario genera un flusso di campo magnetico rapidamente variabile, che si concatena al secondario, generando in questo una forza elettromotrice indotta di notevole intensità. La tensione all’uscita del rocchetto presenta una semionda a bassa tensione quando circola corrente e una semionda con un picco di tensione stretto e molto elevato quando la corrente viene interrotta, e questo picco di tensione caratterizza i suoi impieghi. Il rocchetto è stato per più di mezzo secolo l'unico dispositivo in grado di generare tensioni periodiche elevate, ed è stato determinante per lo sviluppo delle ricerche sulle onde hertziane e sulle scariche nei tubi a gas rarefatti.
Bibliografia -
Eventuale iscrizione -
Inventore Heinrich Daniel Ruhmkorff nel 1851

Dati storici

Data di entrata -
Inventario Inventario aula fisica 5
Vecchi numeri di inventario Etichetta verde n.3, Etichetta rossa n.87
Donato - comperato - provenienza -

Dati relativi al restauro

Stato di conservazione Ottimo
Descrizione interventi effettuati -
Nome restauratore -
Osservazioni - Utilizzazione per la didattica -

Dati relativi alla conservazione

Armadio A
Ripiano 5
Scheda tecnica del produttore No
Collocazione Stanza Muditac 11

Sitografia

museiscientifici/ettoremajorana_roma/rocchettodiruhmkorff.txt · Ultima modifica: 2024/11/17 21:50 da fabio.panfili