Apparecchio di Foster
Descrizione
Il suo inventore fu il Prof. G. Carey Foster (1835 - 1919) un chimico e fisico inglese famoso per il suo ponte per le misure di resistenze elettriche.
I due oggetti in vetro contengono una spirale di filo (quasi certamente di manganina) che termina con due reofori esterni, ognuno è munito di un rubinetto e ha un tubo ad U nel quale viene messo un liquido colorato per poi chiudere il tutto verso l'esterno.
Le resistenze sono in valore una il doppio dell'altra e all’inizio della prova sono inserite in serie. Poste ad una certa tensione, la corrente che passa nelle due spirali riscalda l'aria contenuta nelle ampolle e provoca nei manometri un dislivello di 2:1, poiché in una si ha la resistenza doppia (2 R) che nell’altra e quindi è doppia potenza elettrica ( P1 = 2R I2 mentre nell’altra P2 = R I2) e l'energia prodotta. Poi, usando il morsetto nel mezzo, le spirali si possono collegare in parallelo e in tal caso i dislivelli e le correnti sono 1:2; in questo caso infatti la corrente nella resistenza R è doppia che in quella 2R e dunque P1 = 2R I2, mentre P2 = R 4 I2. Si ha insomma P2 = 2 P1!
Nelle due esperienze possibili con tale apparecchio il calore viene semplicemente considerato proporzionale all'aumento di volume dell'aria dilatata nei tubi.
Esattamente come nel termometro di Riess.
Certo lo strumento (con due resistenze di valore R e 2R) è approssimativo e dimostrativo e non permette misure di precisione. Ma comunque in prima approssimazione funziona.