Il dattero di mare è un mollusco bivalve (i bivalvi sono molluschi caratterizzati dall’avere una conchiglia costituita da due valve) che allo stato larvale si insedia nel substrato roccioso, per lo più calcareo grazie a secrezioni acide riesce a scavare delle tane nella roccia; dal foro di entrata fa uscire due sifoni (uno detto inalante e l’altro detto esalante) con i quali crea un continuo flusso d’acqua all’interno del corpo per l’alimentazione e la respirazione. La pesca dei datteri di mare è vietata poiché questa pratica porta alla distruzione dei substrati rocciosi in cui gli animali vivono, ed ovviamente ci può essere anche il rischio di estinsione della specie. La sua crescita è estremamente lenta, e per raggiungere la lunghezza di 5 cm, sono necessari da 15 ai 35 anni.